“Gaeta ultimo atto”: dove si consumò l’epilogo del regno borbonico dopo un lungo assedio

Linguella incontra il sindaco di Gaeta Cristian Leccese ed auspica un evento culturale in ricordo dell’epico episodio

Cristian Leccese – Sindaco di Gaeta e Camillo Linguella – scrittore

Già verso la fine del secolo scorso si era assistito ad una rifioritura di pubblicazioni sul Regno delle Due Sicilie e sui re borbonici sia, con libri storici che con interventi sui media, riviste, tivù e social. La cosiddetta letteratura “neoborbonica”, ritenuta in genere come reazionaria incline a distaccarsi dalle fonti storiche “ufficiali” per inventarsi un mitico regno opulento, proiettato verso la modernità, nel quale i cittadini vivevano felici e contenti in una età dell’oro che non è mai esistita (né esiste a tutt’oggi). Naturalmente non è stato così, i Borbone sono e rimangono … borbonici.
Tuttavia dai pochi indicatori in possesso, perché solo dal secolo XIX si cominciarono a fare le prime statistiche razionali, da essi si desume che il livello medio di vita dei meridionali era omogeneo ed in alcuni tratti anche superiore a quello esistente nei vari Stati in cui allora era divisa la penisola.
Camillo Linguella, sociologo del welfare e a latere amante della storia, ha approfondito un po’ questo tema. Già in proposito aveva scritto una “Storia del Regno delle Due Sicilie- Storia di un regno maltrattato” ed un romanzo ambientato negli anni 80 provocatoriamente intitolato “Ferdinando III Esposito-Borbone”, a sintetizzare la simbiosi fra i Borbone ed il popolo. Stavolta si è cimentato in un docu-romanzo storico sull’assedio di Gaeta da parte dell’esercito piemontese contro i napoletani.
In” Gaeta ultimo atto” il romanzo si dipana in un contesto di fatti rigorosamente storici che raccontano gli episodi più esaltanti, dolorosi e significativi dell’assedio di Gaeta. È un episodio spesso ignorato dalla storiografia ufficiale oppure appena accennato. Invece fu un riscatto nobile di una dinastia ingiustamente screditata.

Il giorno avanti l’arrivo di Garibaldi nella città partenopea, il 7 settembre del 1860, il giovane re Francesco II, alla testa dei suoi reggimenti lasciò la capitale rifugiandosi a Gaeta da dove poi partirà per l’esilio. Né sorte migliore toccherà a Garibaldi, rapidamente messo da parte, relegato nel ruolo celebrativo di eroe.
A Gaeta si consumò la resistenza inaspettata dei soldati napoletani che ribaltò lo stereotipo inconsistente e vigliacco qual era reputato dell’esercito di francischiello. Questi soldati non disertarono ma rimasero fino all’ultimo al loro posto e furono sconfitti dal tifo e dalla fame, in un assedio che durò tre mesi da novembre 1860 a febbraio 1861. Sconfitti non dalle armi nemiche ma da un’epidemia!


Il 13 febbraio 1861 Francesco II si arrende e il 14 lascia Gaeta e parte per l’esilio.

Finisce così un regno che nonostante tutte le ombre, è stato un grande regno.
Questo libro pur essendo un cosiddetto “libro di nicchia” rivolto cioè solo agli aficionados della materia, ha avuto un inaspettato e meritato successo nel napoletano. Ora Linguella ha raggiunto un altro importante traguardo: il 4 ottobre 2023, infatti è stato ospite del primo cittadino della località laziale, Cristian Leccese, che lo ha accolto nella sede del Comune. Ne è seguito un colloquio molto aperto e cordiale perchè quelle vicende che condussero alla fine del Regno delle Due Sicilie sono ancora oggi molto presenti.

Lo scrittore ha voluto omaggiare il primo cittadino di una copia del libro, con tanto di dedica. Il Sindaco Cristian Leccese, a sua volta ha donato a Linguella una litografia rappresentante la nave statunitense Constitution, una fregata in legno detta “Old Ironsides” che per qualche anno è stata di stanza nel Mediterraneo sicchè il 2 agosto 1849, trovandosi nel golfo di Gaeta, ricevette la visita di Papa IX, che si era allontanato da Roma a seguito della Repubblica Romana, unitamente a Ferdinando II, re delle due Sicilie.
L’auspicio di Linguella e di Leccese è quello di poter realizzare un evento culturale di studio su quel periodo, sulla scorta di precedenti esperienze già fatte nelle cittadina laziale, ma aggiornate alla contemporaneità attuale dei nuovi sviluppi storiografici.

La nave USS Constitution nel Golfo di Gaeta

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