Il territorio italiano, specie in Puglia e segnalatamente nel salentino, è puntellato da strani edifici circolari o quadrati che sembrano delle torri di vedetta, ma la loro funzione è completamente diversa, il che non esclude che qualche volta fossero utilizzate per scopi bellici, anzi.
Si tratta delle “colombaie”, edifici adibiti esclusivamente all’allevamento dei piccioni domestici e dei piccioni viaggiatori.
Le origini di queste costruzioni si perdono nella notte dei tempi ma le prime fonti storiche si trovano nel periodo feudale quando il feudatario misura il suo potere e la sua ricchezza in base ai diritti che gli ha concesso l’imperatore o il suo diretto feudatario superiore. Poteva avere il diritto di imporre decime, di cacciare, di riscuotere tasse e pedaggi, nonché il diritto di allevare colombi. Per questo come elemento di prestigio della casata, si costruivano degli appositi edifici a forma quadrata o rotonda, con tante finestrelle allineate dove nidificavano i volatili e a fianco fori più piccoli, per l’allevamento di passeri e rondini, oggetto essi pure di geloso diritto.
Il piccione domestico era utile per le sue carni e per le deiezioni che servivano per concimare i campi. A fianco di questi piccioni c’erano i piccioni viaggiatori, oggetti di una cura ancora maggiore.
ll piccione viaggiatore è una varietà del piccione domestico selezionato geneticamente per migliorarne le attitudini. Infatti il piccione viaggiatore ha un innato senso di orientamento che gli permette di tornare al proprio nido sfruttando il fenomeno della magnetoricezione, cioè il senso degli animali di percezione del campo magnetico della Terra, che come una bussola giuda il volatile nella direzione giusta. In alcune competizioni colombofile sono stati registrati voli fino a 1800 km di distanza, ma la loro velocità media in volo su moderate distanze (600 km) è di circa 80 chilometri all’ora. Grazie alle sue capacità di orientamento e di viaggiare lontano, in passato fu utilizzato per portare messaggi (colombigramma) da un luogo all’altro.
Un forte addensamento delle colombaie è reperibile nel Salento Questi volatili costituivano un tassello importante per l’economia salentina, non solo in epoca medievale.
Le torri colombaie sono presenti in quasi tutte le città del Salento e l’Ipogeo di Torre Pinta di Otranto è una delle più belle. In epoca borbonica, invece, il suo uso cambiò radicalmente privilegiando l’utilizzo dei piccioni viaggiatori, il cui utilizzo non si esaurì con l’invenzione del telegrafo, che nel Regno delle Due Sicilie fu introdotto nel 1851, ma continuò per ancora un lungo periodo perché il nuovo sistema di trasmissione, più veloce ed efficiente dei piccioni certamente, si guastavano facilmente oppure le linee erano soggette a sabotaggi.
L’arma usata contro i piccioni viaggiatori furono i falchi.
Ora qualcuno afferma che per sfuggire alle intercettazioni dei propri messaggi e godere veramente di un’autentica privacy, i colombi viaggiatori sono ritornati di moda perché a prova di trojan ed hacker.
La torre colombaia di Otranto come detto è la più bella e la più famosa. La scoperta di questo ipogeo, avvenne solo nell’agosto del 1976
La posizione strategica del sito conferma la supposizione che si trattasse prevalentemente, se non esclusivamente di una base per colombi viaggiatori, al servizio del comando militare borbonico di presidio in Terra d’Otranto.